Il comitato per la tutela della salute e dell’ambiente è stato chiamato per confrontarsi con la triade sul piano di riequilibrio, un incontro programmato dopo mesi e mesi dalla prima proposta di confronto riguardo uno degli atti più importanti e delicati per la città.
La triade prefettizia ha fatto sapere che può incontrare i rappresentanti del comitato il 15 di Luglio, ma personalmente ho già comunicato agli esponenti del comitato che non sarò presente e spero che anche loro decidano di non andare. Il motivo di questa scelta non è dettato dalla volontà di eludere il confronto, ma, sinceramente, sono stanco di essere letteralmente preso in giro dai 3 rappresentanti che governano la città i quali pensano che tutto debba essere deciso da loro e di poter agire come credono senza il minimo rispetto per chi rappresenta invece i cittadini e vuole solo il bene di questa splendida città.
Quello che sta avvenendo a Scicli ha dell’incredibile, senza ritornare sulle motivazioni dello scioglimento per cui la mia opinione è ben nota e già ribadita, ritengo doveroso sottolineare ancora una volta come l’agire della commissione prefettizia sia fuori da ogni schema.
In tutto questo mi chiedo dove sono i parlamentari locali che mai hanno aperto bocca sulla gestione scellerata dell’ente.
L’ultimo ignobile atto si è riscontrato con la chiusura dell’asilo comunale avvenuta nel silenzio più assoluto. Il tutto, lo ricordiamo, è avvenuto con l’incremento delle tariffe ad anno scolastico iniziato (da sottolineare), aumento che ha portato molti dei genitori a ritirare i propri figli, tanto a quel prezzo si potevano tranquillamente portare negli asili privati.
Funzionari inviati dal ministero per svolgere l’ordinario che stanno invece prendendo decisioni fondamentale per il futuro di Scicli: Truncafila, Acif, strisce blu…per citarne solo alcuni, tutte decisioni che non hanno mai riscontrato un tentativo di dialogo con la comunità.
Nessun dialogo con queste persone, ci abbiamo provato già troppe volte, ma soltanto la speranza che ottobre arrivi in fretta e si giunga presto a nuove elezioni, sempre che non risultino fondate le voci secondo e quali si stia lavorando nel sottobosco per una proroga o, addirittura, per tenere Scicli commissariata fino al 2018 accorpando le elezioni con il comune di Modica.
Nessun dialogo con questa gente, ma solo lotta e opposizione contro chi ha portato avanti accordi che vanno in senso opposto a quello che la comunità, proiettata allo sviluppo turistico, vuole.
Scicli necessita di un governo democraticamente eletto che rappresenti la maggioranza dei cittadini e che si faccia carico di dettare le linee guida per un futuro importante, un percorso fino adesso stroncato da una classe politica inefficiente che non è riuscita a difendere la città che pure ha eletto i propri rappresentanti a Roma e Palermo proprio per essere tutelata.