Si è svolto lunedì sera, il consiglio comunale aperto, un appuntamento molto partecipato e sentito dalla cittadinanza.
Il caso Acif, tiene alta l’attenzione degli Sciclitani, una vicenda incredibile che vede alla ribalta della cronaca locale, la mega piattaforma di lavorazione di prodotti pericolosi.
Come ormai consuetudine, sono mancati i parlamentari vicini al governo Regionale e Nazionale.
I cittadini presenti hanno ribadito la loro contrarietà alla continuazione del progetto della ditta Acif, non solo per la destinazione agricola dei luoghi, ma per la pericolosità delle materie pericolose trattate, che sarebbero rifiuti provenienti, a quanto pare, dal petrolchimico di Gela e Priolo.
<<Abbiamo detto, che potrebbe essere utile il sequestro preventivo dell’area, il sito che si trova in contrada Cuturi appunto, dovrebbe essere oggetto di sequestro al fine di scongiurare l’inizio dei lavori, che da alcune indiscrezioni, pare siano già in fase di avvio.>>
Intanto la Ditta si difende, e passa al contrattacco mostrando documentazione atta a giustificare e avallare una progettazione in regola con le vigenti normative, e con quanto autorizzato.
Addirittura dalla direzione dell’Acif, è stato lasciato intendere che verrà chiesto un sostanzioso risarcimento del danno, che pare ammonterebbe a circa 4 milioni di euro, soldi che la ditta pare aver perso a causa dell’impossibilità di operare.
Forza Italia, sostiene da sempre gli imprenditori e ci guarderemmo bene dall’ostacolare chi lavora onestamente, ma nel caso specifico ci preme sapere, come sia stato possibile avere un’autorizzazione che permetta di sviluppare un impianto di simile portata, in una zona a vocazione agricola con una rete stradale rischiosa e inadatta a mezzi pesanti.
Per tale motivo avevamo chiesto, al Sindaco di Modica di verificare il piano di transito dei mezzi, che pare dovrebbero attraversare il territorio Modicano, con i rischi che ne potrebbero conseguire.
Attendiamo che la procura di Palermo, sede regionale di riferimento, a cui pensiamo dovrebbero essere trasmessi tutti gli atti amministrativi, a cura del Sindaco Giannone, sia la Procura a far luce su questa vicenda ed impedisca, qualora vi siano ravvisate anomalie, l’apertura dell’impianto.