Agevolazioni alle micro, piccole e medie imprese del settore cultura

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SICILIA: AGEVOLAZIONI ALLE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE DEL SETTORE CULTURA PER PROGETTI D’INVESTIMENTO FINO A 400 MILA EURO

Agevolazioni alle micro, piccole e medie imprese del settore cultura in Sicilia grazie ai finanziamenti del PON #Cultura 2014-2020. L’iniziativa, intitolata Cultura Crea, è del ministero per i Beni e le Attività culturali. In Gazzetta ufficiale (Serie generale n.40 del 17.02.2021) è stato pubblicato il decreto che aggiorna la disciplina dell’incentivo, gestita da Invitalia, ampliando la platea dei beneficiari, per i progetti integrati, anche alle reti d’impresa. Ampliati anche i territori di intervento e le spese ammesse alle agevolazioni, più un servizio di tutoring per i beneficiari delle agevolazioni. L’Autorità di gestione ha definito anche un piano di promozione e di supporto alla presentazione delle domande di finanziamento. Inoltre, alla luce della pandemia, a favore delle imprese in possesso dei requisiti di accesso alle misure dell’iniziativa e che siano attive al 1° gennaio 2020 è riconosciuto un contributo a fondo perduto per la copertura delle esigenze di capitale circolante, del valore massimo di 25mila euro. A breve partirà inoltre un secondo sportello “Emergenza Covid-19”.

Il regime di aiuto per la filiera culturale e creativa in Sicilia è articolata nelle seguenti linee di intervento:

– Nuove imprese dell’industria culturale (Titolo II del DM dell’11 maggio 2016), con una dotazione finanziaria di 41,7 milioni di euro. Questa linea di intervento comprende le imprese dell’industria culturale, comprese le cooperative, costituite da non più di 36 mesi, iscritte nel Registro delle imprese e in regola con le norme vigenti; le persone fisiche che vogliono costituire un’impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni. In entrambi i casi sono ammessi agli aiuti i programmi di investimento avviati successivamente alla presentazione della domanda e da concludere entro 18 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento. Gli investimenti, di importo non superiore a 400mila euro, possono riguardare la creazione o l’introduzione di innovazioni di processo, di prodotto o servizio, organizzative, di mercato.

– Terzo settore nell’industria culturale (Titolo IV), a valere su risorse per 27,4 milioni di euro. Questa linea di intervento è destinata a imprese sociali, comprese le cooperative, e ONLUS, con unità produttiva ubicata nei Comuni inseriti nell’elenco delle aree di attrazione culturale allegato al DM dell’11 maggio 2016. I programmi di investimento, da avviare dopo la presentazione della domanda e di importo non superiore a 400mila euro, possono riguardare: attività collegate alla gestione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio, attività collegate alla fruizione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio, attività di animazione e partecipazione culturale. Confermati gli investimenti in impianti e macchinari, da una parte, e software e brevetti, dall’altra, quali costi ammissibili, mentre le spese di gestione non sono ammesse per questa linea d’azione. Escluse anche le agevolazioni in forma di finanziamenti, mentre i contributi a fondo perduto coprono l’80% delle spese ammissibili e possono salire al 90% per imprese femminili, giovanili e in possesso del rating di legalità.

Le domande possono essere inviate esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia.

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