C’erano una volta… Vialli & Mancini, Holly & Benji, Starsky & Hutch.
Oggi? Ci siamo ridotti a Renzi e Crocetta, i quali ci stanno anestetizzando con racconti mirabolanti. “La Nazione è ripartita”, dice il primo; “La Sicilia va più veloce di Thomas il trenino”; rilancia l’altro.
Favole. E, pur sforzandomi al massimo, non riesco neanche lontanamente a vedere tutte queste meraviglie che il Presidente del Consiglio e il Governatore siciliano continuano a blaterare. Guardando a casa nostra, “Mamma Regione” sta malissimo e non si riesce a tirare fuori neanche un misero bando regionale, ora che l’isola è praticamente spaccata a metà dopo il crollo di un tratto dell’Autostrada Catania – Palermo. Gli sfortunati come me che hanno dovuto raggiungere il capoluogo dell’isola, si sono dovuti arrangiare arrivando fino ad Agrigento e poi virare verso Palermo, impiegando oltre cinque ore prima di giungere a destinazione.
In Sicilia non parte un lavoro strutturale degno di nota perché, secondo il Governatore Crocetta, c’è il rischio di infiltrazioni mafiose, corruzione e tanto altro. Quindi, la soluzione qual è? Stare fermi ad aspettare che ci cada tutto magicamente dal cielo? E al Nord, fra Expo, Mose e Roma Capitale? Lì non c’è alcuna infiltrazione? Non ci sono tangenti? Vergogna!
La scorsa settimana, a Modica, è arrivato in pompa magna il Ministro Boschi che ha dichiarato: “La Sicilia, grazie al Governo Renzi, è ripartita”. Sì, vero: ma con biglietto di sola andata per cercare lavoro all’estero, come tanti miei amici sono stati costretti a fare negli ultimi mesi. Complimenti, Ministro! Il Governo centrale tagli pure di tutto: dalla scuola alla sanità, dalle forze dell’ordine alla giustizia. Ma che non si parli di tagli su privilegi, assicurazioni, banche e compagnia bella. Si continua a non far nulla contro lobby e corporazioni che costano ai contribuenti un sacco di soldi e tengono sotto scacco un intero paese. Bisogna svegliarci da questa favola Renziana, dove tutto – a parole – sembra bellissimo. Ma, nei fatti, ci vede tutti con il fondo schiena per terra!
Permettetemi, infine, una riflessione sulla nostra Politica Estera che definirei inconsistente, giusto per usare un eufemismo. Le Primavere Arabe si sono trasformate, per l’Italia soprattutto, in un vero e proprio trauma. Non riusciamo più a farci sentire e rispettare in Europa. Siamo fermi ad aspettare che qualcuno venga fin qui a togliere le castagne dal fuoco. Non si intravede all’orizzonte nessuna iniziativa, ma solo il classico chiacchiericcio.
Spero che la gente si svegli, prima che sia troppo tardi, e capisca che è giunto il momento di darci una mano, l’un con l’altro, oltre che dare una svolta politica a 180 gradi prima che l’Italia resti un posto vuoto e senza anima, anonimamente rappresentato con il suo stivale sulle cartine geografiche e nei libri di storia.
Bravo Maurizio!!!!
Grande Mauri
hai descritto la realtà, anche se parecchi, molti, troppi, sono ancora anestetizzati da tante parole e promesse che non si realizzeranno mai!e una domanda mi sorge, ma la GENTE comune come me, non si accorge di tutto questo caos, della povertà dilagante, dalla miriade dei negozi chiusi ecc?.continua a scrivere, chissà,forse i tuoi scritti ci aiuteranno a svegliarci da questo sonno!
hai scordato gianni e pinotto e i soliti idioti. cmq hai ragione 😉