La città di Pozzallo abbandonata da Roma e Palermo

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L’esecutivo nazionale dovrebbe riconoscere alla città di Pozzallo un indennizzo per il grande contributo che dà allo Stato nei soccorsi e nell’accoglienza agli immigrati che, specie in questo periodo, arrivano in massa.

Pozzallo è sempre in prima linea grazie ad una comunità sensibile e pronta a non girarsi dall’altro lato, ma di contro il Governo Nazionale  non fa nulla per aiutare questa città nell’affrontare una delle emergenze più importanti dell’intera Europa.

In queste settimane ho raccolto una serie di malumori da parte di tanti pozzallesi che si sentono lasciati soli perché, parliamoci chiaro, la città marinara è spesso teatro di passerelle politiche che poi non portano a nulla di concreto. Accogliere gli immigrati è un impegno che fa onore alle istituzioni e alla comunità, ma non vi è dubbio che tale situazione ha creato alla città di Pozzallo un deficit da un punto di vista turistico, un settore su cui gli imprenditori e i cittadini stavano puntando molto con un riscontro notevole.

L’emergenza nazionale ha causato una riduzione dell’interesse da parte di visitatori verso Pozzallo, ma nessuno sembra preoccuparsene.
Penso che la città marinara oggi meriti un indennizzo, per la sua solidarietà ed attaccamento alla bandiera nazionale, di almeno 3 milioni di euro all’anno retroattivi naturalmente, che le permetta di sopperire ai danni turistici di questi anni e le permetta concretamente di pensare ad investimenti futuri per i suoi cittadini , per il suo turismo e le sue imprese.

Non è più il tempo delle promesse inutili . Non si può chiedere alla città di Pozzallo di dare all’infinito e non ricevere mai nulla di concreto da questo Governo centrale .

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